La posta del telemedico
                                          

                 

 

Carissimi Soci Bevitori, tempo fa sulle pagine di A.M.A  NEWS , tenevo una rubrica seguitissima di consigli medici e di vita su quesiti i più disparati che sovente, con trepidante attenzione, mi venivano posti. Consigli, devo ammettere, non sempre seguiti alla lettera, ma purtuttavia utili anche ad altri Soci Bevitori e visitatori di codesta rubrica che troveranno, ne sono certo, conforto e sollievo nelle mie risposte.

Ecco pertanto una rassegna delle lettere inviatemi dai Soci negli scorsi anni, felice di poter con le mie parole arrecare sollievo alle sofferenze di cotante anime in pena.

Con affetto e dedizione,

                                                                  Il Telemedico

P.S. Per contattare direttamente il Telemedico:giacomo.dalia@fastwebnet.it

OTTOBRE 1995

Piedi dolenti

Gentilissimo Telemedico, vorrei porle un quesito relativo a un problema che mi sopraggiunge in discesa, dopo una escursione in montagna: mi dolgono i piedi. Esiste un rimedio? La ringrazio ed umilmente La saluto. 

Un socio bevitore.

Caro socio bevitore, esiste un rimedio formidabile:l'amputazione. Ciao, e fammi sapere se hai risolto il problema e, ricorda il nostro motto: IN ALTO ALTICCI!!!!

Disturbi rumorosi

Adoratissimo, Eccellentissimo Dottor Telemedico, vorrei farLe i complimenti per la sua rubrica da cui traggo notevoli benefici. Sono un Socio A.M.A ed amo molto bere vino in montagna secondo i sacri dettami della nostra associazione. Tuttavia proprio il vino mi genera una terribile flatulenza che si appalesa rumorosamente in discesa. Sin qui niente di grave, in quanto mantengo sempre una distanza di sicurezza sia da chi mi precede che da chi mi segue. Purtroppo l'eccessiva sonorita' delle emissioni gassose spaventa i caprioli e questo proprio mi addolora. Mi rimetto dunque alla Sua enciclopedica conoscenza medica per alleviare il mio fastidio, e, in ginocchio, la saluto.

Un socio A.M.A.

Caro socio A.M.A., grazie per i complimenti. Fai bene ad inginocchiarti, perchè questi atti di palese sudditanza mi fanno sempre piacere. Veniamo al dunque: la flatulenza. Hai ragione! Il tuo è un fastidio notevole per la fauna alpina, ma ho proprio il rimedio giusto per te: recentemente è stata sintetizzata una nuova molecola, la 1-6 DIETILFLATULINA-4-PROOTTTT ( nome commerciale ENOFLAT), nella cui confezione è allegato un praticissimo tappo in sughero da applicare in sede appropriata. Vedrai che le tue discese saranno più silenziose e l'aria più pulita, ed anche i caprioli torneranno a saltellare lungo i sentieri da te battuti! IN ALTO ALTICCI!!!

 Piedi dolenti 2

Sire, ho messo in pratica il Suo illuminante consiglio ed ho ottenuto, nonostante le ritrosie del mio medico curante, la tanto sospirata amputazione del piede destro. Effettivamente devo confessare che è sparito il dolore, e anche il calletto non mi duole più col cambiamento di tempo, ma ho notato, durante le escursioni in montagna, una leggera zoppia. Come posso rimediare a questo fastidio? La saluto, e mi flagello al Suo cospetto.

Carissimo, mi dispiace per la tua zoppia, ma talvolta anche la medicina può fallire. Cercherò in seguito qualche rimedio. Per il momento mettiti a letto e non ti muovere. Ti farò avere una pensione di invalidità. Di più non posso fare. IN ALTO ALTICCI!!!

NOVEMBRE 1995

Golosastro

Illustrissimo ed Eccellentissimo Telemedico, sovente, nelle nostre escursioni, siamo soliti saziarci con gommosissimi panini con salumi vari, o, al massimo con pagnottelle con frittatone di carciofi. Non avrebbe qualche ricettina semplice semplice per uno spuntino veloce, facile da preparare e, al tempo stesso, energetico? La ringrazio umilmente

Un socio golosastro.

Caro golosaccio, tra le mie infinite conoscenze, fortunatamente vi e' anche l'alta cucina (alta nel senso di alta quota). Eccoti una semplice e pratica ricetta adatta alla degustazione gastro-enologica da svolgersi in vetta durante le riunioni assembleari:

Leprotto valdostano in trionfo di rucola:

Ingredienti per 4 persone:

Un grosso leprotto valdostano

300gr di rucola

un litro di vino bianco

due mele annurche

73 gr di carote

338 gr di patate

una costa di sedano

due chiodi di garofano

2 uova

2 cipolle

un'idea di sale

un pizzico di zucchero di canna

una noce di burro

Acchiappate un grosso leprotto ed uccidetelo. Se il leprotto vi sorride e vi fa tenerezza, chiamate il portiere e fatelo scannare da lui. Fare a pezzi il leprotto e lasciarlo macerare per quattro ore a bagno nel vino bianco. Intanto, in una casseruola, stemperate una noce di burro. Preparate un sottile tritato di cipolle e carote e lasciate rosolare a fuoco lento. Pensate intensamente al sale in modo da farvene un'idea. Aggiungete l'idea di sale al tritato che state rosolando. Sbucciare le mele annurche. Cuocere il leprotto a fuoco lento per circa 49 minuti e 26 secondi. In un contenitore di alluminio, prendete due uova in scatola di montaggio e montate le chiare a neve, versandole sul leprotto che si sta cuocendo. Contemporaneamente avrete sbucciato le patate e le avrete tagliate a fettine sottili. Unire le patate al leprotto e lasciare rosolare per altri 53 minuti. Prima di spegnere il fuoco, procuratevi un martello ed aggiungete due chiodi di garofano. Se non avete i chiodi di garofano potranno andare bene lo stesso due viti parker da 5mm in ottone.Aggiungete quindi un pizzico di zucchero di canna. Prendere una sedia comoda e riposarsi per 4 minuti. Ora basta:ricominciate a cucinare. Tagliare la costa di sedano a striscioline. Lasciate raffreddare il leprotto e sistematelo in un vassoio sul quale avrete posto i 300 gr di rucola. Disporre le coste di sedano in modo da circondare il leprotto per guarnirlo. Prendere le mele annurche che avrete precedentemente sbucciato, e buttarle perchè tanto non servivano a niente. Riporre la semplice pietanza nel pratico astuccio porta-leprotti d'alta quota che potrete acquistare da me (previa modica spesa da versare con carta di credito) e trasportare in vetta. IN ALTO ALTICCI!!

Una fastidiosa cefalea

Onorevolissimo Telemedico, sono un socio bevitore che molto spesso partecipa alle vostre piacevolissime escursioni in montagna. Purtroppo, sovente, mi trovo a camminare in prossimità del Segretario Geografo Carlo Galeazzi il quale mi tempesta di informazioni e delucidazioni, tra l'altro non richieste, provocandomi violente cefalee.Come devo comportarmi? Squisitamente Suo debitore, La saluto umilmente vieppiu' inginocchiandomi di fronte a cotanta sapienza. Un socio Suo estimatore.

Umile socio, la soluzione ideale sarebbe l'eliminazione fisica del segretario Geografo. Tuttavia questo metodo va contro i principi della nostra Associazione, dedita al vino e all'amicizia.Eccoti dunque il rimedio: dovresti far ingerire al Segretario Geografo 1 o 2 compresse di zittemosk100  buttandogliele in gola quando descrive qualche cima che ha violato quando era lupetto assieme al presidente della regione lazio. Fammi sapere e.....IN ALTO ALTICCI!!!

Fiori appassiti

Maestro illustre, sono un insignificante socio che si annichilisce di fronte al suo sapere. E' con profonda devozione che ho l'ardire di proporle una domanda, e sono certo che Ella mi sarà di ausilio. Veniamo al dunque: sono un appassionato di montagna e della sua flora. Come Ella saprà, in montagna è vietato rimuovere la flora alpina. Ora, sudando le mie ascelle e i miei piedi si riempiono di flora batterica che io non posso rimuovere perchè così facendo andrei incontro a severe sanzioni. Purtroppole esalazioni che emanano le ascelle e i piedi fanno appassire i fiori alpini e le macro-fotografie che sovente scatto a tali fiori, non vengono molto bene. La prego di aiutarmi.

Caro fetente, il tuo è un problema molto fastidioso e di non facile soluzione. Vi sono in commercio delle ascelliere elastiche che sigillano le parti impedendo alle esalazioni pestilenziali di fuoriuscire ed inquinare il micro-clima. ( le puoi acquistare da me tramite modico versamento con carta di credito).Non indossarle per più di un'ora perchè talvolta si è verificata la necrosi degli arti superiori. Ti saluto caramente. IN ALTO ALTICCI!!

APRILE 1996

Ramponi

Sua Sanità, sono un semplice umile  socio bevitore che non smetterà mai di ossequiarLa. Durante un'escursione invernale ho indossato per la prima volta i ramponi. E' stata un'esperienza fantastica purtuttavia continuavo a scivolare notevolmente ed accusavo dei violenti dolori alle piante dei piedi. Che sarà stato? Devo preoccuparmi per le gite successive? I miei più riverenti ossequi, un semplice socio bevitore.

Caro sempliciotto, la prossima volta indossa i ramponi con le lame rivolte verso la neve. Vedrai che non accuserai più i dolori trafittivi alle piante dei piedi. Anche la tenuta sul ghiacio sarà più efficace. Peraltro, se trovi difficoltà nell'inserimento dei ramponi con le punto verso il basso, puoi sempre effettuare gite montane in India dove esistono fachiri che si comportano in modo analogo pur non accusando dolori trafittivi.(Pare pero' che anche loro continuino a scivolare sul ghiaccio). Per le gite successive, si, credo proprio che ti debba preoccupare. IN ALTO ALTICCI!!

Lo gnocchetto dove lo metto

Esimio et Reverendissimo dott. Telemedico, sono una socia bevitrice appassionata di montagna e di buona cucina. Non perdo mai occasione per propinare delicati manicaretti da degustare in vetta. Nella fattispecie, vado ghiotta per lo gnocco salisburghese, che amo offrire ai partecipanti la gita. Durante l'ultima escursione, però, lo gnocco ha perso leggermente le sue qualità organolettiche che lo rendevano gradevole al gusto, ed ho notato che alcuni soci lo utilizzavano come plastilina per far divertire la loro prole. Come posso fare per offrire lo gnocco ancora fragrante in vetta e non provocare quelle fastidiosissime aderenze duodenali che si sono verificate in alcuni commensali rendendo necessario il ricovero immediato tramite elicottero? Ricca di devota ammirazione, oso salutarLa con reverenza, Serva Sua Puffetta gnoccolona.

Gentile puffetta, da quanto esposto, si evince che il tuo gnocco non è conservato adeguatamente. Lo gnocco salisburghese è ottimo se servito caldo ed appena sfornato altrimenti può generare, oltre alle aderenze da te ricordate, crampi addominali, sudorazioni profuse, aerofagia, coliche epatiche, a volte cecità, vomito a getto, emorragie del letto ungueale, cianosi, coma chetoacidosico, e alopecia.In un caso si è registrata la morte improvvisa dell'escursionica. Per ovviare a questi  piccoli spiacevoli effetti collaterali, ti consiglio di utilizzare il pratico porta-gnocco porcellanato ( che potrai acquistare presso il bazar-on line del telemedico, previa pagamento con carta di credito). In alto alticci!!!

Pesci rossi

Gran Maestro Venerabile Telemedico , sono un socio bevitore appassionato di montagna ed anche io amo degustare vini in vetta come gli altri membri dell'A.M.A. Vengo subito ad esporre il mio problema: vivo solo in uno stabile di periferia e il mio unico compagno, sostegno morale e scopo della mia squallida esistenza è Gino il pesciolino con cui trascorro le mie ore più liete. Mi spiace lasciarlo solo e così lo porto sempre con me durante le escursioni in montagna. E' bello vedere Gino il pesciolino nuotare gaio nel mio zaino! Durante l'ultima degustazione enologica in vetta, inavvertitamente è caduta una porzione di gnocco salisburghese nello zaino dove nuotava il mio adorato Gino. Immediatamente gli si sono gonfiate le branchie e ha perso la sua naturale pigmentazione rubra. Sono molto preoccupato. Cosa avrà?Cosa avrà??!!! Soffrirei enormemente se dovessi perdere Gino mio!!!! Disperatamente La saluto, un socio bevitore.

Socio, il clima alpino mal si addice ai pesci rossi. L'ingestione di gnocchi salisburghesi, poi, è assolutamente controindicata e pericolosa per l'integrità delle branchie. Per Gino temo il peggio. Perirà tra breve. Stavo pero' pensando che la prossima escursione prevede vino bianco che ben si lega col pesce. Potresti lessare povero Gino con le patate e farcelo assaggiare. Ti pare una buona idea? Fammi sapere! IN ALTO ALTICCI!! P.S. prima spinalo.....

Terribile distrazione

Eccellentissimo pozzo di scienza, approfitto di questi giorni di feste natalizie per porgerle i mie più sentiti auguri. Sono stato funestato da un increscioso incidente: mentre giocavo a tombola con i miei familiari, ho fatto un gesto errato estraendo un pezzo di panettone dal sacchetto ed ingerendo invece due numeri, precisamente il numero 15 e il numero 77. Pensa che ci saranno conseguenze? In ginocchio la saluto, un socio giocatore.

Caro distrattone, non sarei molto preoccupato per i numeri che hai ingerito. Il numero 15 è sicuramente innocuo, il 77 un pò meno ma si smaltisce presto. Unico problema, la possibilità che si sommino, in qual caso potresti andare incontro a calcoli. IN ALTO ALTICCI!!!

Ciufolo di montagna

Eminenza Roscia, sono un lurido semplice socio bevitore schiavo Suo umilissimo appassionato di musica. Adoro suonare il ciufolo di montagna durante le ascensioni in vetta. Rallegro così le gite con simpatici motivetti. Per mia disgrazia, durante l'ultima gita, diversi soci bevitori, non so perché  hanno preso il mio prezioso ciufolo di montagna e me lo hanno spaccato in testa provocandomi fratture occipitali, ferite lacero-contuse e lacerazione del cuoio capelluto, con lesioni cerebrali permanenti ed emorragia irrefrenabile. Ma quel che è più grave, e' il danno irreparabile alle decorazioni finemente fatte a mano, del mio istrumento.La prego di aiutarmi ad evitare in seguito tali danni. Un lurido socio.

gentile  stupido Lurido, per riparare le lesioni al cuoio capelluto, usa un buon berretto di lana che attutisce il colpo, mentre per i danni cerebrali permanenti, non preoccuparti perchè nessuno se ne accorgerà. Mi pare che eri già scemo abbastanza prima dell'incidente. Per le decorazioni finemente fatte a mano, meglio così, perchè le avevo viste e facevano schifo. Vernicialo bianco, tanto suona lo stesso. IN ALTO ALTICCI!!!!

 

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